Tiranno di Cremona dal 1406 al 1420. Ebbe rare doti di capitano e di uomo di
governo, ma se ne servì con energia spietata e crudele. Fece trucidare
Carlo Cavalcabò signore di Cremona e altri membri della sua famiglia
convitandoli al castello della Maccastorna in qualità di devoto
partigiano e quindi si impadronì della signoria della città.
Resosi sospetto a Filippo Maria Visconti, fu da questo fatto prendere a
tradimento e decapitato (Soncino 1370 - Milano 1425).